L'UE ha concesso 5,3 milioni di euro a un progetto guidato da un team israeliano per l'installazione di pannelli solari sui tetti delle serre. Il Consorzio Regace, un gruppo di istituti di ricerca e aziende internazionali, utilizzerà i fondi per far progredire ulteriormente la tecnologia. Il consorzio è composto da istituti e aziende di Germania, Austria, Grecia, Italia, Belgio e Israele.
La startup israeliana TriSolar ha creato un prototipo che utilizza software, tracciamento della luce e sensori per controllare la quantità di luce ricevuta dalle piante e massimizzare l'elettricità generata dai pannelli. L'obiettivo del progetto Regace è quello di consentire ai proprietari di serre di produrre energia pulita, invece di disboscare il terreno per i tradizionali pannelli solari. In questo modo si crea una nuova catena di valore per i coltivatori e si creano posti di lavoro nel settore dell'energia solare nelle aree rurali. Il sistema Regace migliora anche le serre con poca luce solare arricchendole di anidride carbonica, aumentando la resa delle colture e la produzione di energia solare.
Gli studi hanno dimostrato che le piante e i pannelli solari possono effettivamente migliorarsi a vicenda. I pannelli solari possono fornire la giusta quantità di luce solare alle piante, raccogliendo l'eccesso come elettricità. Nel frattempo, le piante raffreddano i pannelli solari e li rendono più efficienti, con una produzione di elettricità superiore fino al 10%. La tecnologia Regace ridurrà inoltre i costi di costruzione e manutenzione, taglierà le emissioni di CO2 e diversificherà il mercato della produzione di energia.
Il finanziamento è stato assegnato attraverso il programma di ricerca e innovazione Horizon Europe, con un budget di 95,5 miliardi di euro, che si concentra sulla lotta al cambiamento climatico e sulla promozione della sostenibilità.
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